Il 16 gennaio sono state pubblicate ufficialmente le seguenti norme UNI sui Cofani funebri di legno:
• UNI 11519 “Cofani funebri – Casse di legno – Cofani non-CSP – Metodi di prova e criteri di verifica per l’idoneità all’impiego”
• UNI 11520 “Cofani funebri – Casse di legno – Terminologia, componenti, tipologie costruttive, requisiti, etichettatura”.
Tale normativa include alcune indicazioni di carattere prescrittivo su come un cofano funebre debba essere costruito allo scopo di svolgere al meglio le sue funzioni.
Per quello che riguarda la normativa UNI 11519 “Cofani funebri – Casse di legno – Cofani non-CSP – Metodi di prova e criteri di verifica per l’idoneità all’impiego” definisce una sequenza di metodi di prova che le casse di legno per cofani funebri di tipo non‐CSP devono superare ai fini della verifica della loro idoneità all’impiego. I cofani non‐CSP sono tutti quelli destinati al trasporto nonché alla inumazione, tumulazione o cremazione di cadaveri e salme, che presentino differenze rispetto ai modelli CSP (“Conformi Senza Prove”) realizzati in conformità al progetto U40005950.
La normativa UNI 11520 “Cofani funebri – Casse di legno – Terminologia, componenti, tipologie costruttive, requisiti, etichettatura” è invece il titolo del progetto U40005950 che definisce la nomenclatura delle parti principali, le modalità di costruzione, i requisiti prestazionali e l’etichettatura di casse di legno per cofani funebri destinati al trasporto, sepoltura o cremazione di cadaveri e salme.
Sebbene l’oggetto principale sia la cassa di legno, la futura norma prende in considerazione, per i soli aspetti pertinenti, anche altri componenti, obbligatori o facoltativi, che nel loro complesso costituiscono il feretro (cassa metallica interna o esterna, materiali assorbenti, imbottiture, sudario, abbigliamento della salma, decorazioni, ecc.).
I due progetti garantiscono comunque la soddisfazione di requisiti essenziali e specifici del settore, quali:
– la salvaguardia del decoro e della dignità del defunto;
– la solidità, resistenza meccanica e rigidezza del cofano fino al termine delle operazioni funerarie;
– l’adeguata tenuta ai liquidi per il tempo necessario;
– la prevenzione del rilascio di sostanze inquinanti nell’ambiente;
– la razionalizzazione delle operazioni di gestione del feretro nei casi previsti dai regolamenti di esumazione, estumulazione e cremazione.
A breve saranno disponibili sul catalogo UNI www.uni.it